31 agosto 2013

Il Pescatore di Sogni

Ancora una volta il regista Lasse Hallstrom torna a parlare di rapporti di coppia e di amore in una sua nuova pellicola dalla partenza apparentemente satirica. La storia parla infatti di un ricco ed eccentrico sceicco che decide di investire i suoi soldi in una idea apparentemente folle: trasportare dei salmoni dalle acque scozzesi allo Yemen e farli vivere affinché la gente possa praticare la pesca al salmone anche nel medio Oriente. Convinto che il mondo, o quantomeno l'Inghilterra, possa trarre un profitto positivo a livello di morale sociale, il Ministero degli Esteri decide di spingere e incentivare questo progetto. Ispirato al libro di Paul Torday, Il Pescatore di Sogni ha purtroppo la pessima idea di dimenticare questa trama politico-sociale per favorire la narrazione di una storia romantica scritta per lo schermo da Simon Beaufoy e interpretata dai due protagonisti Ewan McGregor ed Emily Blunt, quasi destinati ad amarsi per sempre e che rappresentano in maniera anche piuttosto banale la versione effettiva e reale della metafora del pescatore, paziente e tollerante, che verrà premiato in futuro con un pesce.

29 agosto 2013

La Piccola Bottega degli Orrori

Un simpaticissimo film che piano piano è stato dimenticato nel corso degli anni, ma che ancora oggi riesce ad incantare e a divertire. Uscito dalla penna di Charles B. Griffith, questo piccolo gioiello di black comedy offre molti spunti a ciò che sarà il futuro del genere, giocando con il macabro e il grottesco e riuscendo a convincere pur nella sua esagerazione. Merito, questo, di un ritmo ben calibrato da parte del regista Roger Corman, che sfrutta la componente più importante per un film come questo, ovvero l'alchimia tra i personaggi messi in scena. Non c'è mai calo di ritmo o di attenzione da parte dello spettatore, nonostante la veneranda età di questo film, e gli attori fanno in modo che tutto quanto funzioni alla perfezione, a cominciare dall'eccentrico protagonista Jonathan Haze, dipendente del fioraio proprietario del locale all'interno del quale si svolge buona parte della storia interpretato da Mel Welles, che vede crescere all'interno del suo negozio un misterioso ibrido creato proprio dal suo dipendente e in grado di risollevare le sorti di una bottega destinata a chiudere a causa degli scarsi introiti.

27 agosto 2013

Le 5 Leggende

Prodotto ambizioso e film d'animazione del marchio DreamWorks del 2012, Le 5 Leggende dona una nuova linfa eroica ai più grandi miti dell'infanzia: Babbo Natale (rinominato Nord), il Coniglio di Pasqua (o Calmoniglio), la Fatina dei Dentini (Dentolina) e Sandman, il difensore dei sogni. Assieme a loro il più sconosciuto Jack Frost, che si unisce all'ultimo momento quasi obbligato dall'Uomo nella Luna per salvare i bambini dal malvagio Pitch, aka l'uomo nero. La messa in scena adrenalinica del regista Peter Ramsey trasforma una  nuova saga narrativa in un film dall'impatto ottimo e dall'intrattenimento assicurato, grazie soprattutto ad una sceneggiatura atemporale scritta da David Lindsay-Abaire e tratta dal romanzo di William Joyce, qui nelle vesti di produttore esecutivo assieme al ben più noto Guillermo Del Toro (nome che, già da solo, garantisce una qualità più che valida al prodotto).

Blade

Erano gli inizi del boom contemporaneo del cinefumetto, quel filone di successo che porterà sul grande schermo tutti i più famosi supereroi che siano mai comparsi sulla carta stampata. Anche quelli meno famosi. Per più volte. Anche troppe, in certi casi. Ma all'epoca non si sapeva quale sarebbe stato il destino di questi franchise, e mentre la Fox e la Columbia decisero di affidare i loro tentativi a registi interessanti come Bryan Singer e Sam Raimi, alla Warner si fece economia e si mise il destino di Blade, controverso antieroe marvelliano, nelle mani di Stephen Norrington, tecnico degli effetti speciali e specializzato in make up, ma non propriamente regista. Il primo Blade è infatti un non così disastroso prodotto d'intrattenimento che ha i suoi maggiori pregi nella fotografia dark (anche se piuttosto scolastica) di Theo van de Sande e nel montaggio ritmato e valido di Paul Rubell, il quale riesce a salvare alcuni errori di regia piuttosto grossolani (in alcuni momenti Rubell deve infatti riproporre degli stralci di scena già visti a causa di una mancanza di materiale girato, facendo comunque un buon lavoro e mascherando tale errore di regia agli occhi dello spettatore).

23 agosto 2013

Pirati dei Caraibi - Ai Confini del Mondo

Continuano le avventure di Capitan Jack Sparrow, che questa volta deve affrontare lo scrigno di Davy Jones e deve ritornare nel mondo dei vivi per poter porre fine ad una distruttiva caccia ai pirati ordita dal temibile lord Cutler Beckett, il quale possiede il cuore del terrificante capitano dell'Olandese Volante. Trama che segue (crono)logicamente le vicende de La Maledizione del Forziere Fantasma e storia scritta ancora una volta dal duo Ted Elliot e Terry Rossio, che non offre niente di nuovo e che trascura brutalmente i numerosi nuovi personaggi usati nel film (la dea Calypso di fatto non ha un ruolo così importante, pur essendo una divinità, e il capitano Sao Feng interpretato da Chow Yun-Fat viene liquidato in quattro e quattr'otto senza che nessuno poi ne senta la mancanza. Per non parlare dello sprecatissimo ruolo offerto a Keith Richards e l'insensata dipartita del mostruoso Kraken).

22 agosto 2013

Brazil

Omaggiando, citando o, per meglio dire, rivisitando il 1984 di Orwelliana memoria, il regista britannico Terry Gilliam fonde il suo immaginario visivo ad una nuova storia futurista in cui la tecnologia la fa da padrona, spalleggiata da una democrazia puntigliosa, brutale e supponente. Brazil è quindi un viaggio romantico e disperato il cui protagonista è un Sam Lawly interpretato da Jonathan Pryce, persona umile e semplice, che ha il pregio di eccellere nel suo lavoro e il difetto di essere un sognatore recidivo: ogni volta che chiude gli occhi sogna sempre di essere un cavaliere alato senza macchia pronto a raggiungere la sua bella Kim Greist, cercando di superare tutti gli ostacoli che si frappongono tra loro due. Quando però incontra il corrispettivo reale della donna dei suoi sogni allora realtà e mondo onirico si sovrappongono in una scalata lavorativa che corrisponde ad una ripida discesa personale.

17 agosto 2013

RED 2

Tornano i Reduci Estremamente Distruttivi (Retired Extremely Dangerous in lingua originale) portati sullo schermo per la prima volta da Robert Schwentke e questa volta riproposti in chiave molto simile da un altra mano, quella di Dean Parisot, più mestierante che autore di cinema (questo è solamente il suo quarto film, tutto il suo lavoro si è concentrato sul piccolo schermo). Si nota già da subito la poca novità che porta questo cambio di regia poco originale e molto legata al primo capitolo (alcune soluzioni risultano ricopiate da RED, come ad esempio l'entrata e l'uscita dai veicoli del personaggio di Frank aka Bruce Willis o anche le tranzisioni di passaggio da una città ad un altra, molto simili all'idea di Schwentke ma maggiormente legate al mondo del fumetto a cui questo film si ispira, ideato da Warren Ellis e Cully Hammer). Diverte ancora una volta, anche se in maniera un po' più stancante, il personaggio di John Malkovich, forse un po' troppo macchietta e poco modificato rispetto a ciò che aveva offerto nel precedente capitolo.

Master & Commander - Sfida ai Confini del Mare

Cinematograficamente parlando il regista Peter Weir è uno degli autori più interessanti ancora in circolazione. Sparito da un po' di tempo e ritornato qualche tempo fa con un'altra grande pellicola che porta il titolo di The Way Back (quasi trascurata dalla distribuzione italiana), l'autore di The Truman Show realizza ormai dieci anni fa questa epopea marittima ambientata nel 1805, nel bel mezzo delle guerre napoleoniche. In Master & Commander - Sfida ai Confini del Mare a farla da padrona è una wilderness onnipresente, una determinante paura della natura alla quale vengono associate numerose superstizioni dai protagonisti della vicenda, come quella più importante - a livello narrativo - del Giona. Da questo punto di vista, quindi, il mare e la nebbia prendono il posto del vero nemico storico dell'Inghilterra, quello francese, rendendo la fregata napoleonica quasi uno spettro nascosto tra i banchi fitti e le alte onde movimentate e pericolose (tanto che non esiste un vero e proprio villain, il capitano francese della temuta nave è di fatto limitato ad una breve, furbesca e fugace comparsa).

14 agosto 2013

La Fantastica Sfida

A recuperare commedie del genere viene subito in mente una frase che non dovrebbe mai balzare all'interno del cranio di noi appassionati cinefili: che fine ha fatto il genio che un tempo sfornava queste opere meravigliose? Con il passare del tempo il talento da scrittore di Robert Zemeckis sembra essersi affievolito, purtroppo, e anche se la sua ultima fatica Flight ha convinto buona parte del pubblico e della critica, è oggettivamente indiscutibile che si è lontani anni luce dalla minuziosità di queste prime e ben più interessanti sceneggiature. Sarà forse la mancanza di Bob Gale al suo fianco, il quale magari sapeva dare un freno agli eccessi narrativi del regista ma anche più coerenza alla storia e più ritmo alla narrazione, oppure l'allontanamento dall'ala protettiva di Steven Spielberg, qui nelle vesti di produttore, fatto sta che con La Fantastica Sfida (noto anche come Cars Duel o con il suo titolo originale Used Cars) Zemeckis dimostra un grande talento sia come sceneggiatore che come regista, confezionando un prodotto ancora acerbo sotto qualche punto di vista (le imprecisioni a livello di montaggio, curato da Michael Kahn, sono tante, alcune delle quali dovute soprattutto all'inesperienza registica dell'autore), ma comunque convincente e divertente.

10 agosto 2013

Blu Profondo

Non tutti i mali vengono per nuocere, dice un detto giustamente applicabile per questo film. Diretto da Renny Harlin (mestierante esperto in film d'azione, alcuni dei quali anche abbastanza famosi), Blu Profondo cerca di fare riaffiorare la passione per i monster movie nel pubblico, mescolando il genere di serie B a qualcosa di più interessante e potenzialmente più curioso. Peccato che alla fin fine all'interno di questo film rimanga ben poco di salvabile. A metà tra il trash puro e il cinema delle tematiche, il risultato finale non è altro che un lavoro che viaggia a metà tra le due definizioni sopracitate e che non riesce a decidere quale direzione prendere. Si deridono i protagonisti per la loro stupidità (com'è giusto che sia in un horror movie di serie B), ma non si può fare altrettanto con la pessima CGI e i terribili dialoghi scritti da ben tre sceneggiatori (Donna Powers, Wayne Powers e Duncan Kennedy) ed è proprio qui che risiede l'incomprensibile: com'è possibile che sei mani al lavoro sullo script di questo film abbiano partorito un'idea così semplice, scontata e tanto banale come questa? Non avrebbero potuto spingersi verso fronti più interessanti? 

Pirati dei Caraibi - La Maledizione del Forziere Fantasma

Continuano le avventure di capitan Jack Sparrow in questo secondo capitolo che vede la vecchia combriccola riunita ancora una volta per dare vita ad un nuovo adrenalinico film ricco di strani personaggi dalle ambizioni più disparate. Si uniscono alla ciurma il grande caratterista Bill Nighy, costretto in una parte digitale che non gli permette di sfruttare appieno tutto il suo talento, ma che comunque riesce a convincere (grazie all'idea geniale di mettere in risalto gli occhi del protagonista, lasciando tutto il resto alla motion capture). Assieme a lui anche il nuovo villain Tom Hollander e il bravo Stellan Skarsgard nei panni del papà di Orlando Bloom, già citato nel primo capitolo della saga. Naomie Harris presta il suo corpo per dare vita a Tia Dalma, personaggio che verrà sfruttato meglio nel prossimo capitolo ma che getta già le basi della sua storia in questo film ponte.

8 agosto 2013

RED

Idea basilare e scontata, che segue il filone dei pensionati in azione nello stile mercenario di Stallone e che spaccia per originale una trama abbastanza trita e non molto articolata. Personaggi strutturati in maniera semplice in modo che il pubblico ci si affezioni e si diverta assieme a loro. Allora che cosa rende questo Red un film meritevole di un paio di visioni? Che cosa impedisce a questa pellicola di scivolare nel baratro dello scontato e di offrire al pubblico un paio d'ore di puro intrattenimento coinvolgente? Robert Schwentke sfrutta tutti i cliché della sceneggiatura e ne approfitta per organizzare una regia ricca di adrenalina e di ottimi momenti. Il pregio di questo film è proprio quello di rischiare sempre di scivolare nel banale ma di non farlo mai, mantenendo alta l'attenzione del pubblico grazie al fatto di non abusare mai di ralenti, montaggio serrato e caotico (ad opera di Thom Noble, il quale realizza un editing pregevole e senza sbavature, in cui ogni movimento di ogni personaggio e comprensibile, ottimo esempio di come un film d'azione deve essere montato) o di altri tecnicismi spesso troppo sfruttati in tanti simili film d'azione.

7 agosto 2013

Bug - La Paranoia è Contagiosa

Come in ogni pellicola che si rispetti c'è sempre bisogno di un messaggio forte o quantomeno ben trattato che riesca ad arrivare allo spettatore, anche a quello più disattento, che magari si è ritrovato a sbirciare tra i fotogrammi del film quasi per caso, guidato da uno stanco e annoiato zapping serale che l'ha condotto proprio verso quel canale. William Friedkin, acclamato regista sempre pronto ad offrire tematiche interessanti, conosce benissimo questo immancabile e necessario anello della catena e, anche con il suo controverso Bug- La Paranoia è Contagiosa, riesce a tessere una perfetta tela critica e sconvolgente, in grado di mettere in moto il cervello dello spettatore e di farlo riflettere sia a livello di trama che estrapolando il tema dal contesto filmico e trasportandolo nella realtà. Sarà forse vero che siamo tutti controllati, che i "piani alti" della società hanno inventato un qualche meccanismo di controllo tale da poterci monitorare ogni minuto e condizionare le nostre scelte?

1 agosto 2013

La Notte del Giudizio

Che cosa succederebbe se per una notte tutta l'America potesse compiere ogni sorta di efferatezza senza che polizia, esercito o chi per loro possano fermare questi crimini? Quale sarebbe la conseguenza di una legge che stabilisce una notte di follia e violenze legalizzate per fare in modo che ogni omicidio, stupro, rapina e quant'altro possa sparire dalle strade per il resto dell'anno? Scritto e diretto da James DeMonaco, questa pellicola apparentemente critica e fortemente destabilizzante risulta purtroppo una buona idea non completamente sfruttata. E la recensione potrebbe chiudersi qui, se non fosse che ci sono comunque dei lati positivi in questo lavoro che sarebbe potuto diventare un nuovo film-caso nel mondo cinematografico contemporaneo.