C’è chi dice che Hollywood sia ormai una fabbrica di kolossal,
invasa soprattutto da supereroi che diventano realtà, da fumetti che si
trasformano in metri e metri di pellicola e di idee trite e ritrite. Se questo
è il cinema americano, come definire allora quello italiano? Stereotipato,
insulso, risibile, affascinante, monotono? Chi lo sa quale sia l’aggettivo
giusto per definirlo. Chi lo sa se effettivamente c’è un
aggettivo per definire tutto il cinema italiano. Certo è che, se il fenomeno
sociologico americano è il cinecomic, in Italia abbiamo un altro richiamo di
massa che risuona come campanellino da probabile buon incasso: la televisione.
Sono tanti e incredibilmente diversi i personaggi che, prima di approdare sul
grande schermo, fecero la loro gavetta in televisione. Ricordiamo il caso
Checco Zalone con i suoi due film Cado dalle nubi e Che bella giornata, oppure
il trio Aldo, Giovanni e Giacomo.