Chi se l'aspettava, da Rob Marshall, regista piuttosto anonimo e decisamente fuori posto dietro la macchina da presa sul set dell'ultimo Pirati dei Caraibi, uno dei film più interessanti di quest'ultimo periodo disneyano? Dopo la gentile e coraggiosa Cenerentola, gli audaci e buoni eroi (con cattivo buono annesso) di Big Hero 6, e il femminismo sfrenato di Frozen, prodotti carini ma mai fuori dalle righe, pare che la fenice abbia finito di bruciare e, presto o tardi, potrebbe rinascere. I primi sentori arrivano proprio da questo film, ispirato al musical scritto da Stephen Sondheim e James Lapine, ai quali vanno quasi tutti i pregi della riuscita di questo prodotto, riadattato dal secondo sopracitato per il grande schermo. Una maledizione di una strega aleggia attorno alla famiglia del fornaio; per scacciarla dovrà andare nel bosco e recuperare degli oggetti per la strega prima del sorgere della luna blu. Ecco il punto di partenza di questa favola a cui parteciperanno anche personaggi ben più noti di un'anonima strega e di un fornaio con sua moglie: Cenerentola, Cappuccetto Rosso e Jack faranno da corollario ad un film che si prefigge di scomporre e demolire il mito disneyano delle fiabe edulcorate e a lieto fine.
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4 aprile 2015
27 luglio 2013
Sweeney Todd - Il Diabolico Barbiere di Fleet Street
Particolare pellicola musicale, questo film rappresenta la prima esperienza canora per i due attori protagonisti nonché il primo lavoro inerente a questo genere per il regista di Burbank (se si escludono gli Oompa Loompa salterini e qualche altro intermezzo musicale nei suoi film passati). Tim Burton dirige ancora una volta il suo amico Johnny Depp rivisitando per il grande schermo il famoso musical di Hugh Wheeler e Stephen Sondheim, il primo autore dei testi e il secondo della componente musicale, il quale collabora anche con il regista per riadattare le canzoni per il film e comporne le tracce musicali. Sweeney Todd - Il Diabolico Barbiere di Fleet Street vanta un cast meraviglioso tra cui l'ottima Helena Bonham Carter, il grandissimo Alan Rickman, il meraviglioso caratterista Timothy Spall e il geniale Sacha Baron Cohen, che regala un intenso e quasi inaspettato momento di ironia e di ottima performance canora, senza dimenticare il già citato protagonista, che esce dai soliti personaggi freak per interpretare una cupa e vendicativa versione del suo Edward Mani di Forbice.
15 giugno 2013
Tenacious D e il Destino del Rock
Fare rock non è mai stato così divertente, soprattutto quando ci si concentra ancora una volta sull'iconica figura del mancato rocker Jack Black, un personaggio più che un attore, convincente sia nei suoi ruoli ricchi di smorfie e volutamente esagerati, che nella parte dell'appassionato di rock pieno di talento e con una voce "fucking powerful" il quale però non raggiungerà mai la fama di grandi gruppi come gli AC/DC o i Van Halen. Il cuore di Black è nel rock, ma la sua vocazione non è farlo, bensì omaggiarlo tramite la sua figura meta-cinematografica che racconta tanto della persona: uno che con i giusti agganci sarebbe potuto diventare una vera e propria rock star ma che ha preferito dedicarsi ad altro senza però abbandonare quella piccola vena musicale che gli riesce così bene. Tenacious D e il Destino del Rock recupera il popolare duo creato assieme a Kyle Glass e reso famoso dalla serie televisiva che li ha proposti nei piccoli schermi statunitensi nel 1999, con l'unico scopo di divertire e coinvolgere gli appassionati della serie, del duo e, soprattutto, del genere musicale trattato.
31 gennaio 2013
Les Misérables
L'opera di Victor Hugo è sicuramente una delle più riadattate in ambito cinematografico e, assieme a quella di Alexandre Dumas, è una dei capisaldi che la Francia è fiera di esportare e dai quali è orgogliosa di farsi rappresentare. Dopo numerose versioni, da quelle in bianco e nero alle tante rivisitazioni più moderne, arriva finalmente la tanto attesa trasposizione ispirata al musical di Claude-Michel Schönberg e Alain Boubil, portato pari pari sullo schermo da un Tom Hooper visionario solo a metà. La tecnica non manca e la presentazione di tutto quanto, compreso il mix degli elementi digitali e di quelli in scena è molto buona. L'idea originale che porta avanti questo progetto è quella di fare interpretare ai protagonisti le proprie canzoni registrando l'audio in presa diretta senza usare tecnicismi di montaggio, ma mescolando tonalità canore e interpretazioni attoriali per dare un senso di immedesimazione da parte dell'interprete maggiore rispetto ai tanti musical portati finora sul grande schermo.
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