26 gennaio 2014

Tutta colpa di Freud

Sappiate che, se sono andato a vedere questo film al cinema, è tutta colpa del titolo e anche del precedente lavoro di Paolo Genovese. Due anni fa andai a vedere Una famiglia perfetta, dello stesso Genovese, autore di Immaturi e relativo sequel e, in tutta onestà, mi piacque. Così mi sono voluto fidare ancora una volta di questo regista e, un pochino incuriosito anche dal trailer del film, mi sono infilato in una sala per cercare anche quest'anno l'umorismo sano e volgare quel tanto che basta che trovai poco prima di Natale 2012. Non si possono negare i pregi della comicità che questo film propone: tempi comici azzeccati e un non banale modo di fare ridere (con qualche citazione qui e là che per noi cinefili non guasta mai), né possiamo discutere sulla bravura degli attori (primo tra tutti Marco Giallini, interprete principale e filo conduttore delle tre storie di cui parlerò tra qualche riga), tuttavia questa volta la scrittura di Genovese risulta traballante e confusa, anzi, forse addirittura troppo superficiale.

5 gennaio 2014

L'uomo che Sapeva Troppo

Un tuffo nel passato ogni tanto è obbligatorio, specie se il passato porta la firma di Alfred Hitchcock, che qui dirige la sua prima spy story che getterà le basi di alcuni dei temi portanti di buona parte della futura filmografia del maestro della suspense. L'uomo che sapeva troppo ha visto la luce per la prima volta nel 1934, per poi essere rifatto dallo stesso Hitchcock una ventina d'anni dopo con lo stesso nome. Questa prima versione in bianco e nero si apre sulle candide e serene montagne innevate di St. Moritz, dove una famiglia sta trascorrendo la sua vacanza finché non viene incastrata in un terribile intrigo di importanza internazionale. La bambina viene rapita dai malavitosi e sarà compito dei genitori investigare per scoprire dove è nascosta.

3 gennaio 2014

Into Darkness - Star Trek

Riportare in auge una vecchia serie televisiva adorata da milioni di persone guardando però più al nuovo pubblico giovane che non a chi quel mondo lo conosce già è una cosa molto difficile, ci voleva un importante nome contemporaneo che richiamasse tante aspettative ed è stato trovato in J. J. Abrams. Considerato da molti l'erede per eccellenza del cinema di Spielberg, questo autore si ritrova per la seconda volta alla guida della flotta di Star Trek in Into Darkness, pellicola che mette in mostra molti spunti interessanti, ma che spesso e volentieri li accantona per dare spazio all'azione e a qualche siparietto comico decisamente eccessivo.