18 luglio 2013

Intrigo Internazionale

Le linee orizzontali e verticali che si congiungono all'inizio del film e che si trasformano grazie ad una dissolvenza incrociata in un grattacielo denotano un'antitetica perfezione strutturale, la quale maschera una delle più complesse macchinazioni ideate dal grande maestro della suspense Alfred Hitchcock, che per questo film torna al genere della commedia in salsa spionistica, intrattenimento in tutto e per tutto, ma non per questo impossibile da considerare tra i migliori film della storia. Intrigo Internazionale è l'essere o non essere dell'autore inglese (il titolo originale, North by Northwest, cita infatti un verso dell'Amleto di Shakespeare), poiché i personaggi sono e non sono al tempo stesso, delineando continuamente una marcata duplicità sempre importante nel film.
Dal protagonista interpretato da Cary Grant al villain impersonato da James Mason passando per la femme fatale Eva Marie Saint, ogni personaggio ha una duplice funzione e una doppia identità all'interno del prodotto, compresi i tanti co-protagonisti che ruotano attorno a questi tre nomi principali. Ognuno di loro finge di essere qualcun altro o nasconde qualcosa agli altri per poter raggiungere i propri scopi o per avere salva la pelle, sottolineando un interessante discorso sul dualismo che pervade ogni singolo personaggio presente nel film. Ciò non toglie che Hitchcock sapesse di avere iniziato un lavoro che principalmente doveva essere d'intrattenimento; non mancano infatti le battute e i momenti di tensione come l'ormai famosa sequenza dell'aereo in corsa, diventata anche simbolo del film e presente in molte locandine e cover di DVD, senza sottovalutare l'iconica e sempre citata scena di inseguimento finale sul monte Rushmore, o ancora l'ingegnosa fuga dalla trappola all'asta, tutti ottimi momenti di puro genio registico e narrativo. La sceneggiatura di Ernest Lehman (che si è perfino scalato mezzo Rushmore pur di rendere tutto il più realistico possibile), infatti, viaggia di pari passo con la regia, rimanendo sempre ad alti livelli e senza mai calare nel ritmo o nella tensione, impedendo continuamente che lo spettatore si annoi. Ci sono poi le ottime musiche di Bernard Hermann, altro braccio destro del grande Hitchcock, che ancora una volta compone dei temi congeniali alla storia e sempre al servizio della narrazione. Probabilmente rivederlo ai giorni nostri potrebbe risultare piuttosto scontato per qualche spettatore moderno, ma non fatevi ingannare dalla datata età e, qualora vi capitasse di imbattervi in una copia di questa opera, non lasciatevela assolutamente sfuggire e guardatevela pensando che è da qui che l'intrattenimento contemporaneo ha tratto ispirazione e che è grazie a talenti come quello di Alfred Hitchcock che autori del nostro tempo possono permettersi di proporci le loro pellicole di (spesso fittizio) intrattenimento del quale ormai ci siamo abituati e le quali non riescono (quasi più) ad offrire qualcosa di originale e autoriale. Nonostante la sua veneranda età (la pellicola uscì più di cinquant'anni fa), Intrigo internazionale è un prodotto maestoso capace di fondere intrattenimento per tutti e una complessa struttura autoriale e autoreferenziale nascosta sotto le fughe e gli inseguimenti presenti in tutto il film, un lavoro magistrale in grado di fare le scarpe a molti prodotti contemporanei che hanno purtroppo dimenticato che cosa significhi fare intrattenimento intelligente, basandosi solamente sulla componente goliardica del loro lavoro, dimenticando di dare quel qualcosa in più al pubblico. Volete capire ancora meglio la differenza tra intrattenimento qualsiasi e intrattenimento d'autore? Recuperatevi questo film, una delle più acclamate opere di uno dei registi più venerati della storia del cinema.


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