4 dicembre 2012

Trasporto Eccezionale - Un Racconto di Natale


Il Natale sta per arrivare e si sente già in giro l'aria di festa, il senso di pace e di serenità, la voglia di stare tutti insieme... E sicuramente c'è ancora qualcuno che ha già montato albero e presepe, al di là di quelli messi nei negozi per invogliare le persone a spendere. Questa volta vogliamo parlare di Natale e di Santa Clause in maniera originale e particolare, come dire... molto dark. La pellicola in questione è Trasporto Eccezionale - Un Racconto di Natale, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore finlandese Jalmari Helander.
La storia si ispira ad alcune antiche leggende germaniche secondo le quali il Babbo Natale originale era un'entità che non portava doni ai bambini buoni, bensì un demone che si intrufolava nelle case per rapire e torturare i bambini. Se non si è interessati a scavare attorno a ciò che oggi è consueto e quotidiano, cercandone le origini, forse è bene evitare Trasporto Eccezionale - un racconto di Natale. Ma se invece si è incuriositi da una storia festiva diversa, dark, dai toni thriller e piena di tensione, questo film è più che adatto. Eccezionale l'idea di Jalmari Helander, perché un Babbo Natale di questo genere, più vicino al Grinch che alla sua vera essenza, non si è mai visto in nessuna pellicola. Intrigante il modo in cui il regista rovescia la bontà trasformandola nella crudeltà più sfrenata e nell'orrore più crudo(si tratta sempre di rapimento di bambini, seppure cattivi). In questo malefico Santa Clause si potrebbe leggere una forte critica ai simboli della Chiesa (dopotutto Babbo Natale è San Nicola), così rassicuranti ma dietro i quali si nascondono, a volte, anche atti inumani (come la caccia alle streghe o l'inquisizione). Il film inoltre si presta ad altri diversi spunti di riflessione e chiavi di interpretazione, regalando comunque 84 minuti di intrattenimento serrato, tenendo lo spettatore interessato alla narrazione dall'inizio alla fine, senza che possa mai distrarsi (forse anche nel disperato tentativo di scoprire, alla fine, un Babbo Natale buono). Fantastica la messa in scena, che unisce una regia precisa e minuziosa ad una fotografia veramente spettacolare curata da Mika Orasmaa: gli esterni finlandesi sono qualcosa di veramente indescrivibile, e le scene in notturna e gli interni hanno giochi di luce che ricordano molto i toni dark del miglior Guillermo Del Toro. Insomma, la fiaba si ribalta e ciò che è buono si scopre in realtà come l'esatto opposto, reagalando allo spettatore un'avventura che non si sarebbe mai aspettato, soprattutto in un film incentrato su Santa Clause. Se qualcuno volesse provare il brivido di intimorirsi davanti ad una figura che da piccoli si attendeva con ansia, la Sony Pictures Home Entertainment ha deciso di distribuire la versione Home Video anche in Italia, per fortuna, anche se la pellicola non è uscita nei nostri grandi schermi. Io comunque vi consiglio di recuperarlo in un modo o nell'altro, almeno per concentrarvi su un film natalizio decisamente diverso, se non inverso rispetto al classico stile buonista e festivo a cui siamo abituati da sempre.


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