15 dicembre 2012

Il Cavaliere Oscuro


Dopo averci fatto assaporare una nuova versione molto più violenta e realistica del crociato incappucciato, Christopher Nolan ci propone ora il sequel agli eventi narrati in quel primo, ottimo capitolo che è stato Batman Begins. E, come anticipato alla fine del primo episodio, il villain di questa seconda pellicola gothamita targato Nolan è proprio il Joker, alias la nemesi principale e fondamentale dell'Uomo Pipistrello. L’epico scontro è finalmente arrivato e, con Il Cavaliere Oscuro, la nuova versione della nemesi di Batman è già fissa nella mente di tutti i fan.
Con un grande sforzo che lo porterà ad un Oscar postumo, Heath Ledger dona le sue movenze e la sua espressione ad un Joker ricco di fascino, a partire da quell’impercettibile tremolio dell’occhio sinistro fino ad arrivare alla sua sonora risata isterica (usata forse troppo poco e a volte anche male, paragonandolo più ad un masochista che a un vero e proprio pazzo, ma è solo un piccolo neo). Se però il realismo del film ne guadagna, chi ci perde è il desiderio di Bob Kane di fare scontrare i toni dark e noir di Batman con quelli carnevaleschi e colorati del Joker, lasciando scemare quell’ironico senso di inversione che ha riempito migliaia di pagine di fumetti (oltre che ogni singolo fotogramma della prima pellicola di Tim Burton dedicata a queste storie). Un problema che farà storcere il naso ai più conservatori appassionati dell’universo di Kane, e magari anche al direttore della fotografia Wally Pfister che non può divertirsi nel colorare mezza Gotham di viola o roba simile, ma che accontenterà senza alcun dubbio il grande pubblico, che non vuole altro che realismo da questa trilogia. Si potrebbe continuare all’infinito a parlare del tanto discusso nuovo Joker, ma bisogna lasciare posto anche a tutto il resto. Primo tra tutti il nuovamente ottimo lavoro che Hans Zimmer svolge con le sue musiche epico-moderne, ormai entrate anch’esse nell’immaginario collettivo assieme al Bat-Pod, la nuova vettura su cui viaggia per buona parte del film l’eroe di Gotham. Miglioramento notevole per quanto riguarda le scene d’azione da parte di Nolan e, soprattutto, il montaggio ad opera di Lee Smith, che sostiene il piano di regia con ritmo e teatralità tanto da vincere anche lui un Oscar. A questo punto, però, dobbiamo anche prendere in esame i lati negativi del film, primo tra tutti un utilizzo eccessivo della forza fisica (è vero che Batman agisce per lo più disarmato, ma i suoi nemici sono tutti con almeno una pistola, qualche proiettile in più avrebbe fatto solo bene al senso di action e di realismo). Da notare anche qualche semplicismo di sceneggiatura che, qua e là, rende alcuni passaggi troppo frettolosi e privi di sale. Al contrario della ripetitività di alcuni concetti e idee su cui i personaggi si basano; un quarticello d’ora in meno sarebbe stato gradito, o almeno si fosse riempito con qualcosa che non sia già stato detto nel film. Stiamo comunque cercando l’ago nel pagliaio, perché avere blockbuster d’autore come questo tutti i giorni sarebbe più che soddisfacente per ogni cinefilo appassionato di supereroi e amante di film studiati bene, per cui Il Cavaliere Oscuro non può essere che promosso a pieni voti, e sarà molto difficile riuscire a superare la qualità raggiunta a questo punto. Anche dallo stesso Nolan.


4 commenti:

  1. Quattro stelle! Dai, che piano piano ti converti pure te :D

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    1. Ahah MAI. Ma onore al merito, come con Twilight 4. Infatti, se noti, questo non è presente nella pagina "I film più belli".

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    2. Conosco bene il tuo fervore burtoniano ^^'
      Però quelle quattro stellette le prendo ugualmente come una piccola conquista :-)

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    3. E' sempre il solito discorso. 3 stelle e mezzo, ma mezza stella alla fine se la merita.

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