Il sottotitolo italiano (in inglese è From Zero to Hero) potrebbe essere la metafora di una carriera attoriale che fino a questo momento era rimasta un po' in sordina, per poi esplodere grazie ad una pellicole che deve tutto, e quando dico tutto intendo tutto, al suo attore protagonista. Jim Carrey, che prima non era proprio "zero" ma nemmeno una star, ha visto espandersi in maniera esponenziale la sua fama e i suoi fan, che lo conoscono nel 1994 grazie a tre film: The Mask, il primo capitolo di Ace Ventura e un altra simpaticissima commedia di culto, Scemo e più scemo. Grazie alla sua versatilità Carrey riesce a regalare una giogionesca performance volutamente sopra le righe, capace di rimanere impressa nella mente delle migliaia di spettatori ed imitata da numerosi altri attori di commedie per famiglie privi dello stesso talento autoironico e espansivo di questo attore.
Nonostante da bambino lo apprezzassi in ogni sua sfaccettatura, col senno di poi questo è uno dei classici film che ti fa dire "se non ci fosse stato Jim Carrey...", poiché il protagonista è l'unico vero fulcro attorno al quale ruota una sceneggiatura (ad opera di Mike Werb) piena di gag e momenti comici che non avrebbero lo stesso smalto senza la faccia di gomma di quel determinato attore. Al di là delle situazioni ridicole e della interessante caratterizzazione del protagonista, la storia non offre momenti di pathos o di tensione, ma si limita a raccontare i fatti per come avvengono, inserendo in ogni dove battute e siparietti ridicoli che salvano la situazione proprio perché (odio ripetermi, ma purtroppo è così) c'è Jim Carrey. Lo stesso rush finale, con la bella Cameron Diaz (qui alla sua prima apparizione sul grande schermo) da salvare, una bomba da disinnescare e un cattivo (Peter Greene) non ha suspense, ma fa ridere: ciò che ricorderete di quei momenti, infatti, è sicuramente il cagnolino Milo con indosso la maschera e Stanley Ipkiss che ingoia la bomba gridando una generica ma comunque divertente frase ad effetto. La regia di Chuck Russell è fiacca e non ha momenti importanti o memorabili, salvo il primo emozionante momento in cui Stanley indossa la maschera e, tra fulmini e saette, si trasforma nella creatura governata dal Dio notturno Loki. Di questa sequenza, però, quello che è veramente interessante è la fotografia di John R. Leonetti, che gioca con qualche interessante luce soffusa creando effetti particolarmente convincenti. Ottime anche le musiche di Randy Edelman, che riescono a sostenere quelle scene che dovrebbero creare una certa atmosfera inquietante, ma che non riescono completamente nel loro intento nonostante temi musicali e fotografia facciano del loro meglio. Il resto del cast purtroppo non è agli stessi livelli di Carrey, anche se si distinguono per comicità i due poliziotti interpretati da Peter Riegert e Jim Doughan (rispettivamente Kellaway e Doyle), ridicola macchietta comica di una coppia di agenti di polizia sempre a un passo dal risolvere il caso ma mai abbastanza lungimiranti per mettere assieme tutti i tasselli. Ma non si può sparare a zero su The Mask, poiché il suo intento principale, ovvero quello di divertire, lo raggiunge. Non sarà certamente un capolavoro, ma diventare tale non è certamente uno degli obiettivi che Russell si pone accettando la regia di questa pellicola e assoldando Jim Carrey come star principale. Ironico, pungente e strepitoso, il film è uno dei più interessanti cult d'intrattenimento per famiglie che io vi consiglio assolutamente di recuperare, nel caso faceste parte di quei pochi che ancora non hanno avuto il piacere di vederlo.
Quante risate! Ricordo che piaceva anche a mia madre e lo guardavo sempre con lei.
RispondiEliminaHa segnato un po' l'infanzia di tutti. :)
EliminaDa piccolo l'ho visto così tante volte che a mia madre esce già dalle orecchie :)
EliminaUn film bellissimo e intelligentissimo. Un cult.
io ho visto il sequel.....mamma mia! semplicemente assurdo!!(ce l'ho in DVD) troppi effetti speciali in più la comicità è stucchevole cmq questo film
RispondiEliminami è sempre piaciuto
Non ho mai avuto il coraggio di vedere il sequel per intero... Ho visto un paio di scene per sbaglio in Tv.... E per me si è chiusa lì l'esperienza con The Mask 2...
EliminaCon Jim Carrey le risate sono assicurate e in questo film si è scatenato, ancora adesso mi diverte tantissimo
RispondiElimina