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15 novembre 2013

Il Maledetto United

Dannazione, un film che parla di calcio! Devo vederlo per forza, anche se non mi interessa nulla dello sport in sé, perché è pur sempre un film di Tom Hooper, uno dei registi contemporanei più interessanti. Più o meno è stato questo il mio approccio (e credo quello di tutti coloro che si sono avvicinati al film pur non amando il gioco del pallone) a Il Maledetto United, finché poi non si comincia a notare che la macchina da presa sta più tempo sul viso dei protagonisti che dentro un campo da calcio. Questo è un film che inneggia allo sport ma che parla di personaggi: è una frase vecchia come il cinema, vero, ma è pur sempre la realtà e non si può parlare della pellicola senza tirare in ballo questo discorso scontatissimo, perché il cinema si fa con i personaggi e chi pensa che un pallone che rotola sia più interessante di un calciatore sudato e senza fiato che lo sta calciando probabilmente non è uno spettatore attento.

15 ottobre 2013

Avatar

Ritornato dietro la macchina da presa dopo lo storico successo planetario di Titanic, il regista e sceneggiatore americano James Cameron decide di tentare nuovamente la strada del botteghino, offrendo al pubblico una storia semplice - che si potrebbe definire anche classica sotto un certo punto di vista - e dando tutta l'importanza alla novità tecnica, ovvero una motion capture impeccabile e, soprattutto, una nuova versione della tecnologia stereoscopica. Tentata più e più volte dalla settima arte, questa tecnica non aveva mai avuto un grande successo, ma Cameron decide di realizzare una nuova macchina da presa creata appositamente per le riprese in 3D nativo. Ciò che ci dà, quindi, con questo Avatar, è la stessa storia del suo precedente blockbuster campione d'incassi (l'amore impossibile tra due persone provenienti da due mondi o ceti diversi) raccontata però dalla tecnologia innovativa della motion capture (utilizzata da Peter Jackson e da Robert Zemeckis prima) che ripropone in maniera fedele i tratti degli attori che si prestano a dare la loro performance alle controparti digitali, come Sam Worthington e Zoe Saldana, protagonisti di questa romantica ed efficace storia d'amore.

2 ottobre 2013

Il Solista

Amante della narrazione teatrale quasi per obbligo visti i suoi natali anglosassoni, l'autore Joe Wright firma la regia di una pellicola ispirata a fatti realmente accaduti a Los Angeles, la città degli angeli citata più e più volte dal co-protagonista Jamie Foxx, il quale impersona Nathaniel Ayers Jr., senzatetto con un grande talento musicale ma dalla mente un po' disturbata. A scoprire la sua storia è il colonnista Steve Lopez, interpretato da Robert Downey Jr., che decide di trasformare Nathaniel in una notizia importante e in un simbolo per il problema degli homeless nella città californiana. Fortuna che nella realtà Steve Lopez ha avuto una capacità di scrittura migliore di quella della sceneggiatrice Susannah Grant, riuscendo a smuovere le coscienze di molte persone benestanti nella città degli angeli, perché lo script del film cerca troppo spesso di sfruttare la lacrima facile e l'ammiccamento verso il pubblico, stendendo una trama dal ritmo e dagli sviluppi piuttosto scontati (a parte un ottimo finale) e cercando di colpire lo spettatore in maniera non così profonda.

14 settembre 2013

The Hole in 3D

La terza dimensione, come tutte le novità, attrae un po' tutti, dai meno interessanti registi ai più particolari autori, cosicché pure Joe Dante è riuscito a cadere in questo tranello stereoscopico. Dal canto suo, però, questa terza dimensione posticcia non aggiunge né toglie nulla al risultato finale dell'opera, che riesce ad essere un interessante prodotto per adolescenti con gli stessi pregi e difetti, magari in grado di guadagnare qualche punto grazie a qualche chiodo che fuoriesce dallo schermo e un mondo onirico mostrato nel terzo atto del film intelligentemente sospeso nel vuoto. The Hole in 3D è una delle ultime fatiche di un autore rinomato in grado di coniugare perfettamente l'intrattenimento adolescenziale con l'horror più efficace (basti pensare al suo dittico dedicato ai Gremlins o all'altrettanto geniale Small Soldiers, apparentemente una copia del pixariano Toy Story ma completamente agli antipodi rispetto ad esso), riuscendo quindi ad intrattenere non solo il pubblico più piccolo, ma incuriosendo ed appassionando anche il target di persone più adulte.

18 marzo 2013

La Battaglia dei Tre Regni

Cinema orientale, questo sconosciuto. O almeno ciò è vero se si prende in considerazione la mia esperienza personale con le pellicole che arrivano dai cultori del tè e delle spade samurai (inglobando tutte le varie etnie sotto un'unica bandiera per enfatizzare la mia lacuna nei confronti di queste terre). Tuttavia il cinema è un linguaggio universale e quando è fatto bene lo si comprende ovunque. Ipotesi avvallata dal film più costoso della storia del cinema asiatico, ovvero La Battaglia dei Tre Regni, epopea storica che si ispira al libro Il Romanzo dei Tre Regni scritto da Luo Guanzhong intorno al 1400 e facente parte dei quattro romanzi classici della letteratura cinese, riadattato in sceneggiatura da Chan Khan, Kuo Cheng e Sheng Heyu assieme a colui che ha anche firmato la regia di questa fantastica opera, l'internazionalmente famoso John Woo.

20 febbraio 2013

Basta che Funzioni

Come un ritornello incalzante, Woody Allen recupera ancora una volta il suo posto sul grande schermo per riproporci la sua visione pessimista del mondo occidentale contemporaneo con una nuova pellicola che ricicla i tanti temi cari al regista sfornando un frullato originale di scetticismo e critica aspra concentrato tutto nella geniale mente di Boris Yellnikoff. Titolo della pellicola è Basta che Funzioni, un mix di geniale umorismo e ottima regia che non ha intenzione di risplendere con virtuosismi vari, ma che offre allo spettatore semplici controcampi, qualche movimento di camera e una serie di indimenticabili e leggerissimi piani sequenza tutti al servizio di un cast mai sottotono e sempre pronto a offrire l'interpretazione più valida ad una macchina da presa sempre attenta a coglierla. La visione del mondo di Boris è completa e unica (è infatti il solo ad essere a conoscenza della presenza degli spettatori che guardano la storia della sua vita, in un divertente gioco meta-cinematografico presentato più volte all'interno del film) e il personaggio si presta spesso e volentieri ad aspre critiche del mondo che lo circonda, impersonato da un eccezionale Larry David sempre in ottima forma nonostante la gamba zoppa.

19 febbraio 2013

La Principessa e il Ranocchio

Caso mediatico per la Disney che torna al cinema d'animazione tradizionale e recupera le trame classiche in cui si parlava di principi e principesse, rivisitando però il tutto con nuove tematiche. La principessa e il ranocchio riporta sullo schermo i disegni a mano dei tanti animatori che lavorano per dare vita a questi nuovi personaggi, tutti capitanati dal duo registico formato da Ron Clements e dal suo immancabile compagno di avventure John Musker, autori di alcuni dei più acclamati cartoon Disney degli anni '90, perché chi meglio di loro sarebbe stato capace di donare nuova linfa alla canonica e quasi stereotipata storia di una principessa alla ricerca del vero amore? Arriva quindi Tiana, una instancabile lavoratrice che ha il sogno di aprire il suo personale ristorante ma che viene trasformata in una ranocchia a causa di un principe con la testa per aria di nome Naveen.

12 febbraio 2013

Dragonball Evolution

Il più moderno tentativo americano di trasportare l'epica storia ideata da Akira Toriyama tanto tempo fa in un film commerciale di poche pretese si trasforma ben presto in una accozzaglia di rimandi alla filosofia orientale suddiviso principalmente in due parti: nella prima parte si ride a crepapelle per le continue stupidaggini di sceneggiatura, regia e montaggio inserite all'interno della trama, mentre la seconda parte è una continua noia mortale nel disperato tentativo che una orripilante Computer Grafica ed un trucco che definire semplice è riduttivo possano congiungersi e dare vita ad un combattimento finale quantomeno goliardico. Dragonball Evolution risulta invece, nel suo complesso, l'ABC dell'anti-cinema sia commerciale che d'autore, a causa della sua regia non-regia, del suo montaggio-non montaggio e della sua fotografia-non fotografia. Il peggior risultato di tutti lo ottiene James Wong che oltre a prendere le redini di un progetto tanto ambizioso sembra quasi non sapere che cosa sia una macchina da presa: carrelli che si inclinano senza una motivazione, giochi di fuoco superflui e mal fatti, sequenze d'azione lente e piatte e così via.

25 gennaio 2013

Amabili Resti

Quello di cui si sta per parlare è uno dei film più discussi degli ultimi anni. Prima di ritornare nella Terra di Mezzo, Peter Jackson ci ha voluto regalare una nuova pellicola fantasy dedicata ad una sua personale rivisitazione di King Kong, successivamente una storia di tutt'altre fattezze, ovvero un film drammatico ma fantastico allo stesso tempo, che parla dell'omicidio di una quattordicenne da parte di un serial killer e dei disperati tentativi della famiglia sia di trovare il colpevole che di superare il trauma. Amabili resti è ispirato all'omonimo libro di Alice Sebold e mette in luce una visione onirica e personalissima di come, secondo Peter Jackson, una quattordicenne veda il suo paradiso personale. Non ci sono picchi di originalità nell'immaginario visivo del regista, che questa volta ci mostra una Cielo (così è chiamato il Paradiso personale di Susie, la protagonsita) piuttosto piatto e basato su stereotipi di congiunzione con la Terra per nulla emozionanti.

18 gennaio 2013

Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Senza tante patetiche introduzioni tuffiamoci subito nell'analisi di questo sesto capitolo della saga narrativa ideata da J. K. Rowling e portata sullo schermo da una rosa di registi interessanti fino a quest'ultimo David Yates, che usa la serie come trampolino di lancio per la sua carriera cinematografica, la quale però è impossibilitata ad essere lanciata a sua volta. Harry Potter e il Principe Mezzosangue è infatti un film più romantico che fantasy, dove le magie si riducono a qualche luccichio di bacchetta e ad un nugolo di mostriciattoli a metà tra Gollum e il cancro di Hellboy - The Golden Army, per non contare l'interessante utilizzo della nebbia funerea di Lord Voldemort e del fuoco liberatore di Albus Silente, effetti speciale che qualunque amatore di YouTube potrebbe replicare con After Effect (ovviamente non in quella quantità, ma questo è un problema di economia monetaria). In sostanza il punto debole di questo sesto capitolo è proprio il voler puntare su una comicità romantica decisamente fuori luogo e di lasciare alla componente dark solo gli scarti di tutto ciò.

11 gennaio 2013

Benvenuti a Zombieland

Sono sempre stato un appassionato degli zombie movie da quando ho visto il remake de La Notte dei Morti Viventi diretto da Tom Savini, uno dei primi film di questo genere che sono capitati davanti ai miei occhi. Successivamente ho recuperato la saga di George A. Romero, il vero papà degli zombi, il primo che ha cominciato a riempire questi film con una forte critica sociale. Poi è arrivata la fama anche per i morti viventi e, nel bene e nel male, sono stati utilizzati continuamente nel mondo dell'horror e del cinema in generale. La pellicola di oggi è infatti una commedia pungente e molto originale, diretta dalla mano interessante e interessata di Ruben Fleischer che, alla sua opera prima dopo cortometraggi e qualche episodio televisivo, si dimostra un regista pronto a regalarci più di un film originale. Magari questo Benvenuti a Zombieland è stato elogiato un po' troppo dalla critica mondiale, ma tutte le parole positive nei confronti del film sono state spese bene.

5 gennaio 2013

Bastardi Senza Gloria

Riguardare un film e riscoprire ogni volta cose nuove: questo è il vero cinema. E chi riesce a stupire lo spettatore ad ogni visione meglio di uno dei più grandi autori contemporanei, ovvero Quentin Tarantino? Sono in pochi i registi capaci di ciò e sicuramente il buon Quentin è nella top five di questi. Ogni suo film è pregno di passione per il cinema, ma con questa perla del 2009 è riuscito a tirare fuori una citazione dietro l'altra e a regalarci una delle regie migliori dell'anno e, in generale, della sua filmografia. Bastardi Senza Gloria  rivisita la storia della seconda guerra mondiale  e mescola personaggi reali con quelli inventati in un connubio perfetto di humour e azione. A portare avanti la storia ci sono gli attori protagonisti Christoph Waltz (premiato con l'Oscar come miglior attore non protagonista e lanciato nel firmamento proprio con questo film), Brad Pitt (finalmente in un ruolo totalmente diverso da quelli a cui ci ha abituato durante la sua carriera) e tutti gli altri comprimari, tra i quali spiccano Mélanie Laurent nei panni dell'ebrea avida di vendetta Shoshanna e Diane Kruger ad interpretare la star del cinema Bridget Von Hammersmark.

21 dicembre 2012

Coraline e la Porta Magica

Le porte sono sempre state simbolo palese di nuove prospettive, di cambi netti. Alcuni utilizzano le porte come limite narrativo tra due determinati personaggi, differenti sia dal punto di vista psicologico che sociologico, altri la usano come motivo di tensione (il più diretto esempio lo si ha in Shining di Stanley Kubrick, con la porta e la finestra del bagno, ma anche con l'armadietto della cucina, la stanza incriminata e ancora l'ascensore sanguinante). Per Henry Selick le porte rappresentano un passaggio verso un nuovo mondo, a volte migliore e altre peggiore, ma sempre opposto rispetto a quello che ci lasciamo alle spalle. Se pensiamo a Nightmare Before Christmas la porta dell'albero trascina Jack Skellington verso la città del Natale, festa diametralmente opposta a quella di Halloween, il mondo da cui esso proviene.

20 dicembre 2012

Fantastic Mr. Fox

La stop motion è decisamente una delle tecniche cinematografiche più fantastiche ed interessanti che la settima arte abbia mai sfruttato per poter raccontare le proprie storie. Se un tempo questa fantastica tecnica inventata da Ray Harryhausen era utilizzata per creare la maggior parte degli effetti visivi di ogni film (King Kong è il più famoso, ma anche Scontro di Titani o Giasone e gli Argonauti), ormai i tempi moderni prediligono le tecnologie più avanzate, dove il computer la fa da padrone e c'è poco spazio per la stop motion. Con la CGI si guadagna in tempo e denaro, ma si perde quel tocco artigianale che ci dava l'animazione a passo uno. Tuttavia non tutto è perduto e possiamo ritrovare questa fantastica tecnica in alcuni film d'animazione e in selezionate pellicole in live action, dove autori e registi amano ancora rendere omaggio ad Harryhausen (tra gli altri, Selick e Burton).

10 novembre 2012

Parnassus - L'Uomo che Voleva Ingannare il Diavolo

Il regista Terry Gilliam è ormai tristemente noto per la sfortuna che lo ha sempre affiancato durante la sua carriera cinematografica. Se le difficoltà pre-produttive gli hanno finora impedito di dirigere uno dei progetti a cui più tiene, ovvero una sua versione delle avventure di Don Chischotte, l'ultima fatica cinematografica è stata quasi bloccata per colpa di un evento conosciuto da tutti: la morte di Heath Ledger. L'attore interprete del Joker di Christopher Nolan ha infatti perso la vita dopo aver completato i 2/3 delle riprese del film. Allora la produzione ha sospeso le riprese e Gilliam ha dovuto rimettere mano sia al suo piano di regia che alla sceneggiatura, affinché tutto potesse filare liscio.