Il cinema di una volta aveva il pregio di non interessarsi ai gusti del pubblico e di rischiare, di osare, di proporre cose nuove che seguivano l'ottica e la poetica degli artisti che le realizzavano, facendosi amare per quello che erano senza troppe pretese, ma non divaghiamo troppo e restiamo in tema. Se Murnau, privo dei diritti sul personaggio di Dracula, realizzò comunque un film su un vampiro liberamente ispirato all'opera di Bram Stoker cambiando il nome del mostro in questione, il regista americano Sam Raimi ideò di suo pugno un eroe, o meglio, un antieroe oscuro e macabro per farla in barba a tutti i cinefumetti che imperversavano all'epoca (checché se ne dica i film con i supereroi abitano le sale cinematografiche da circa settant'anni). Decide quindi di inventare Darkman, un personaggio più vicino al Corvo di Proyas che non al Batman di Burton, uno che cerca vendetta e non giustizia, un terribile condottiero dell'oscurità ottimamente interpretato da Liam Neeson che sfrutta il suo ingegno e le sue scoperte scientifiche per farla pagare a chi l'ha costretto in quelle condizioni, sfigurato e senza più una vita (né una terminazione nervosa funzionante all'interno del suo corpo).
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4 settembre 2013
16 maggio 2013
Spider-Man 3
Trattare personaggi famosi nel mondo del cinema è sempre molto difficile, soprattutto se alle spalle si ha una produzione che decide di offrire ad un autore un budget illimitato per realizzare una pellicola, la quale però dovrà sottostare ad alcune piccole modifiche al fine di uscire in sala sia come vuole il regista ma anche come vuole la produzione. Sam Raimi e la Columbia Pictures hanno avuto molto differenze di idee durante la realizzazione di Spider-Man 3 e il risultato ricade, purtroppo per noi, sulla pellicola. Esteticamente impeccabile sia per quanto riguarda le scelte di regia che Raimi decide di utilizzare che per la perfetta correlazione tra la messa in scena reale e gli effetti digitali (ma sarebbe stato impossibile sbagliare questo punto, con un budget illimitato), il film ha il suo più grosso punto debole nella sceneggiatura scritta dal regista assieme al fratello Ivan Raimi e ad Alvin Sargent, lo sbaglio imperdonabile che commette l'autore è quello di perdere il focus più di una volta, realizzando sviluppi troppo superficiali per uno script che invece ha tante pretese.
29 marzo 2013
Il Grande e Potente Oz
Con un po' di ritardo (volevo evitare la visione 3D ad ogni costo) sono finalmente riuscito a vedermi al cinema la nuova pellicola di uno dei registi che più stimo, ovvero Sam Raimi. Ancora una volta questo grande autore dimostra di avere del talento sempre pronto ad essere esternato in ogni sua pellicola e senza piegarsi completamente agli obblighi di produzioni. I rischi con questo Il Grande e Potente Oz erano principalmente due: quello del fare un film "alla Tim Burton" e quello di fare la fine di Alice in Wonderland (pellicola che considero comunque troppo criticata per essere alla fine un prodotto Disney per bambini). Invece Sam Raimi, che si avvale di uno script interessante steso da Mitchell Kapner e David Lindsay-Abaire, non solo impone il suo personale stile alle sequenze del film ma riesce anche a fare in modo che il suo continuo auto-citarsi mantenga alta l'attenzione degli adulti che hanno accompagnato in sala i loro bambini e che ormai di rivisitazioni delle vecchie fiabe ne hanno viste in tutte le salse.
4 dicembre 2012
Spider-Man
Conosciuto come il regista della trilogia horror La Casa , Sam Raimi è anche un appassionato del
tessiragnatele fin da quando era bambino. Non solo ha portato l’Uomo Ragno sul grande schermo per il piacere di grandi e piccini, ma ha anche rivoluzionato il concetto di cinecomic, facendolo esplodere come genere autonomo e pieno di spunti da portare sul grande schermo. Spider-Man è stato uno dei progetti più ambiziosi sui quali la Columbia Pictures
si sia mai buttata. Grazie alla genialità di Sam Raimi, però, la navigazione è
andata a gonfie vele.
12 novembre 2012
Spider-Man 2
La fittissima trama di Spider-Man 2 riesce a farsi narrare
in maniera dettagliata e precisa da un Sam Raimi in ottima forma. Il regista
qui fa tutto quello che è in suo potere per regalare ciò che il pubblico si
aspetta da un film come questo, ovvero divertimento, tanta azione e rapporti
tra i personaggi sempre più intricati. Il travagliato amore tra MJ (la bella Kirsten Dunst) e Peter (l'ebete Tobey Maguire) è
infatti la prima di una lunga serie di relazioni che andranno a volte a
consolidarsi e altre a sciogliersi definitivamente. Ogni co-protagonista fa la
sua importante parte per fare in modo che tutti vengano ricordati per il loro
contributo, a partire da una zia May (Rosemary Harris) sì saggia, ma anche arzilla e pronta a
correre in aiuto dell’Uomo Ragno nel limite delle sue possibilità.
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