9 giugno 2013

Looper - In Fuga dal Passato

C'è un po' di Terminator, in questo terzo lavoro di Rian Johnson, che si leva il cappello di fronte al mondo colossale ideato da James Cameron e portato ingiustamente avanti da una produzione decisa a fare solo soldi, ma questo è un discorso all'interno del quale è meglio non avventurarsi, per concentrarci invece su Looper - In Fuga dal Passato, dove un bravissimo Joseph Gordon-Levitt dovrà affrontare il suo io del futuro impersonato da un altrettanto bravo Bruce Willis, all'interno di un futuro pieno di moto high-tech, particolari gocce allucinogene e tanti viaggi nel tempo. L'idea di base è la scelta: fino a che punto un uomo può spingersi per salvare qualcosa a cui tiene? E quanto possono cambiare le persone nel corso del tempo? Con lo svilupparsi della trama Rian Johnson tende a perdere la bussola, ma riesce comunque a confezionare un film di fantascienza in salsa thriller dai risvolti molto interessanti, durante il quale non riusciamo a capire se parteggiare per il protagonista più attempato o per quello più giovane.
Tutta la prima parte di Looper resta molto convincente grazie al modo di Johnson di mettere in scena ciò che succede senza rifugiarsi troppo nella voce fuori campo, presente il giusto e mai troppo, e senza inserire troppi momenti esplicativi, ma lasciando allo spettatore la possibilità di capire i vari punti della trama. Questo, però, non accade nella seconda parte, in cui ci si concentra troppo sull'aspetto dell'intrattenimento e si offrono scene già viste, momenti troppo telefonati e vendette da faida che per alcuni possono risultare addirittura fastidiose. La messa in scena e il mantenimento della suspense non sono comunque realizzati male e gli attori si dimostrano molto bravi, compresa una fin troppo macchiettistica Emily Blunt e un gigionesco e alquanto superfluo Jeff Daniels. Ve l'ho detto, a un certo punto il film inizia a diventare una sorta di revenge movie e comincia a sfornare cadaveri come se piovesse, ma impedendo a determinati personaggi secondari di risultare interessanti, anzi, sminuendo quel poco che avevano di interessante fino a qualche momento prima. Ma forse il vero dilemma di Looper è che non dà delle vere e proprie risposte: che cosa succederà al futuro? E al presente? Tristemente questo film è pregno di messaggi forti e di discorsi molto particolari sui quali si potrebbe perdere una giornata intera, ma Johnson decide di puntare tutto sull'intrattenimento e di sorvolare sui vari problemi logistici che si presentano ogni volta che si mette in scena il viaggio nel tempo. Il pregio è quello di evitare buchi di sceneggiatura e di sfruttare una narrazione lineare che non lascia aperti eventuali errori di continuity spazio-temporale, riuscendo quindi a risultare credibile dal punto di vista di costruzione narrativa. Peccato per la scelta registica di sviluppare solo sparatorie e sensibilità egoistiche da parte dei personaggi, lasciando spazio ad un alquanto banale sentimentalismo che non vuole andare a parare da nessuna parte, a causa anche di un finale più necessario che pensato. A volte basta un gesto per fare perdere punti ad un film, ed è proprio quello che Joe, il protagonista, compie, e in un momento ci si ritrova spiazzati, sconcertati e un pochino confusi per quella conclusione così frettolosa e debole. Ma poco importa, il film ha qualcosa da raccontare e per un certo lasso di tempo lo fa, poi ci si lascia trascinare dagli eventi e si cerca di concludere la visione sperando in uno scivolone non troppo rumoroso, e per fortuna si riesce ad attutire una caduta che sarebbe potuta essere ancora più miserevole.


4 commenti:

  1. Un plot degno del miglior Philip K. Dick... peccando che andando avanti diventa sempre più insopportabile, a parer mio. L'ambientazione mi è sembrata molto sommaria, e il twist finale si apre con un particolare accennato all'inizio e poi dimenticato nel nulla.

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    1. Sì, si accartoccia... Ma ci sono film peggiori. Tutto questo additarlo secondo me deriva dall'eccessivo elogio fatto dalla critica. Un film che non va elogiato così tanto, ma che comunque si lascia guardare tranquillamente.

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    2. Terribile film. Richiede dall'inizio una doppia sospensione dell'incredulità: sui viaggi del tempo (inutili, tra l'altro: non si capisce perché spedire un cadavere nel passato possa essere un'idea migliore che bruciarli nel presente), e sulla telecinesi (che alla fine, anche lì, serve solo a far scena). I paradossi sono trattati senza ragionamento, ed è gravissimo in un film sui viaggi nel tempo non di stampo comico. Senza considerare che le scene si dividono in due tipi: quelle noiose, e quelle in cui arriva Bruce e spara stile videogame.
      Lo so, sono molto severo; ma, come hai detto tu, la critica non l'ha capito, e nel dubbio lo hanno elogiato. Bisogna riequilibrare!

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    3. Posso anche concordare... Io ci ho passato una piacevole serata.. Certo è che non lo rivedrei volutamente, giusto facendo zapping in tv, cosa che non faccio mai, quindi...

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