15 dicembre 2012

E.T. - L'Extraterrestre


Da sempre il nome di Steven Spielberg è sinonimo di ottima qualità e di sogni divenuti realtà. Nessun altro, o forse pochi altri, sono stati capaci di tanto. Dal suo primo film per la televisione, Duel, il papà di Indiana Jones ha sempre cercato di mescolare il puro e semplice intrattenimento con della qualità più che buona. Se, quindi, vogliamo trovare qualcuno che impersoni il connubio perfetto tra Cinema con la C maiuscola e storie per tutti, quello (o uno di quelli, sempre per non sminuire gli altri talentuosi registi di ieri e di oggi) è sicuramente Spielberg. Se poi associamo questo nome al genere fantascientifico, il risultato non può essere che superbo.
Il film in questione è E. T. – L’extraterrestre, anche se gli esempi si sprecano. L’emotività e l’empatia tra Elliott e E.T. sono la prima cosa che rimane impressa a tutti gli spettatori che vogliono tuffarsi in questo magico racconto fiabesco-fantascientifico scritto da Melissa Mathison, la quale figura anche come produttrice della pellicola. La storia tocca in maniera particolare e personale le corde emotive del pubblico di tutti i tipi, dai più grandi ai più piccoli, tanto da farli appassionare ancora oggi, a trent’anni di distanza, a questo film. Merito, sicuramente, anche alla meticolosità con la quale Steven Spielberg gioca con la sua macchina da presa, utilizzando carrelli, primi piani e, non meno importanti, effetti vertigo da fare venire i brividi a tutti. Non possiamo dimenticarci, però, l’altrettanto faticoso lavoro di chi ha curato il make up e la realizzazione dell’alieno, inossidabile punto d’arrivo per gli extraterrestri cinematografici degli anni ’80 nonché riferimento indimenticabile per l’immaginario collettivo del pubblico. E.T. è stato tanto acclamato e tanto elogiato da diventare persino il logo della casa di produzione Amblin Entertainment, dove viene raffigurata l’emblematica sequenza del volo in bicicletta con Elliott alla guida e il piccolo alieno nel cestello del veicolo. I giochi di luce e la fotografia in generale, curata da Allen Daviau, immortalano momenti magici e situazioni spaventose assieme ad attimi di tensione e paura, senza dimenticare il lato drammatico che circonda ogni personaggio. A completare il tutto ci pensa l’intramontabile John Williams che confeziona ancora una volta un tema capace di solcare i confini del tempo e di coinvolgere gli spettatori anche a distanza di anni. Le edizioni Home Video si sprecano: dalla vecchia riconversione in DVD con la digitalizzazione di molte sequenze e l'aggiunta di scene inedite all'interno del montaggio e, da poco in commercio, la nuova versione in BluRay e in ComboPack che ripropone il montaggio originale curato nell'ormai lontano 1982 da Carol Littleton, per poter ritornare nel cuore di tutti i fan così come se lo ricordavano, senza che il regista ci abbia rimesso le mani per "migliorarlo" (cosa di cui poi si è pentito). Vincitore di quattro premi Oscar (miglior sonoro, migliori colonne sonore, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali) e di due Golden Globes (miglior film drammatico, miglior colonna sonora), E.T. è ancora oggi riconosciuto dal New York Times come uno dei mille migliori film di sempre ed è al quarto posto nella lista dei 20 migliori film secondo la redazione del Times. Magari qualcosina di buono riesce a trasmetterla ancora oggi. Da non perdere.


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