15 giugno 2013

Tenacious D e il Destino del Rock

Fare rock non è mai stato così divertente, soprattutto quando ci si concentra ancora una volta sull'iconica figura del mancato rocker Jack Black, un personaggio più che un attore, convincente sia nei suoi ruoli ricchi di smorfie e volutamente esagerati, che nella parte dell'appassionato di rock pieno di talento e con una voce "fucking powerful" il quale però non raggiungerà mai la fama di grandi gruppi come gli AC/DC o i Van Halen. Il cuore di Black è nel rock, ma la sua vocazione non è farlo, bensì omaggiarlo tramite la sua figura meta-cinematografica che racconta tanto della persona: uno che con i giusti agganci sarebbe potuto diventare una vera e propria rock star ma che ha preferito dedicarsi ad altro senza però abbandonare quella piccola vena musicale che gli riesce così bene. Tenacious D e il Destino del Rock recupera il popolare duo creato assieme a Kyle Glass e reso famoso dalla serie televisiva che li ha proposti nei piccoli schermi statunitensi nel 1999, con l'unico scopo di divertire e coinvolgere gli appassionati della serie, del duo e, soprattutto, del genere musicale trattato.
Non c'è una solidità nella sceneggiatura né tanto meno una regia geniale e spettacolare, ma non è nemmeno quello che si cerca da una pellicola del genere, che vuole solo omaggiare i big della musica rock e far passare un'oretta e mezza di puro divertimento frenetico ed esagerato agli spettatori. Diretto da Liam Lynch, il film esagera ancora di più la commedia demenziale statunitense sfruttando gag semplici ma riuscitissime proprio grazie alla verve del fin troppo elogiato Jack Black e alterna momenti di ironia spicciola e volgare a sequenze in cui il rock la fa da padrone. Si perde un po' di smalto durante lo svolgimento delle vicende, ma la sola introduzione che mette in scena la classica famiglia bigotta all'interno della quale il figlio vuole diventare una star del rock e litiga con il padre a suon di musica (con tanto di cammeo di Ronnie James Dio) merita la visione di tutto il film. C'è pochissimo altro da dire sul prodotto, perché come già detto non ha l'intento di arrivare al grande pubblico, spopolare e diventare un film importante per il cinema, così come Jack Black non vuole essere importante per il rock ma restare nel suo ruolo di "appassionato sostenitore", ma si ammicca agli amanti del rock che apprezzeranno le migliaia citazioni ai musicisti e i continui riferimenti ai grandi rocker, senza contare la battaglia finale (forse troppo breve, peccato) a colpi di chitarra e la piccola e geniale sequenza "sesso, droga e rock 'n' roll" che si trasforma da motto a codice da seguire. Prodotta da Ben Stiller, grande amico del protagonista il quale si ritaglia anche una piccola particina all'interno, la pellicola è in grado di fare impazzire i fan del rock e del duo musicale e, più in generale, non lascia delusi alla fine della visione, poiché con poco o niente è riuscita già a diventare un piccolo cult tra gli appassionati rocker. Proprio come Jack Black.


3 commenti:

  1. La prima volta mi era piaciuto, ma poi tutti i metallini della mia zona hanno cominciato a smenarla a destra ed a manca ed ho finito con l'odiarlo XD
    Io Ronnie James Dio l'ho visto a uno degli ultimi concerti che ha fatto prima di morire, poi...

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    1. Come tutti i progetti carini che diventano cult di genere, se la prima volta ti sei divertito la seconda lo odi perché troppo esaltato. Ti capisco... Anche perché di metallini da te ce ne sono tanti, a quanto mi hai detto.

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    2. E metallaro lo ero pure io XD ma almeno con coscienza u.u

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