Dopo aver lavorato a tante sceneggiature, alcune molto più riuscite di altre, David Koepp torna dietro la macchina da presa e dirige un action movie ambientato nel mondo dei corrieri in bicicletta, scritto dallo stesso regista assieme a John Kamps, autore piuttosto aspro e collaboratore di Koepp da lungo tempo. Senza freni vede protagonista Joseph Gordon-Levitt in una corsa sfrenata contro il tempo per aiutare l'asiatica Jamie Chung, coinquilina della sua ex-ragazza Dania Ramirez, a riabbracciare suo figlio, mentre un disonesto poliziotto impersonato da un patetico e convincente Michael Shannon cerca di ostacolarli per salvarsi la pellaccia. David Koepp scrive e dirige una pellicola tutta divertimento euforico e adrenalina pura, omaggiando non solo la salutare bicicletta ma anche il suo uso più moderno, ovvero il freestyle.
In poche parole, la bella copia di Freerunner - Corri o muori: tutto quello che Lawrence Silverstein non era riuscito ad offrire al parkour con la sua opera prima, Koepp lo regala alla bici senza freni e senza marce, giocando con la macchina da presa e con le inquadrature in modo da esibire al pubblico un ottimo spettacolo di intrattenimento, dove chi si sbizzarrisce più di tutti sono i montatori della pellicola Derek Ambrosi e Jill Savitt, che giocano con il cronometro e portano lo spettatore avanti e indietro nella vicenda per creare più suspense ad una trama altrimenti piatta, lineare e già vista. Piatta, invece, la fotografia di Michael Amusden, che non osa nessun gioco di luce e si limita ad illuminare gli ambienti interni in maniera sterile e ad utilizzare la luce esterna senza particolari virtuosismi, a differenza delle efficaci musiche di David Sardy che seguono la logica di "suspense" portata avanti dal montaggio e sostengono il ritmo del film, sia quelle scelte che quelle originali. Ci si potrebbe leggere una velata critica all'immigrazione, al gioco d'azzardo, alla polizia corrotta o anche un messaggio ecologico non meno importante, ma tutte queste tematiche sono piuttosto azzardate perché Senza freni non è altro che un simpatico film d'azione particolare e originale, capace di regalare allo spettatore un'ora e mezza di pura adrenalina e di fare in modo che venga coinvolto dalla storia che si sta raccontando, simpatizzando con i protagonisti ed immedesimandosi in essi. Ottimo il protagonista Joseph Gordon-Levitt che si dimostra ancora una volta una delle promesse esordienti più interessanti della giovane Hollywood, e interessanti gli altri comprimari, anche se chi la spunta su tutti è il già citato Michael Shannon e la sua risata isterica, come la sua frenetica corsa alla disperata ricerca dello scontrino che potrebbe salvargli la vita. Peccato per il flop al botteghino americano e l'uscita direct-to-video italiana: sarebbe stato interessante vedere che accoglienza avrebbe avuto nelle sale nostrane, magari sarebbe stato meno bistrattato dal nostro pubblico rispetto a quello americano per la nostra cultura ciclistica più amante di questo mezzo rispetto al nuovo continente. Un film che merita di essere visto e che spicca, anche se di poco, all'interno della moderna produzione action americana.
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