29 aprile 2014

Muze - L'app che sceglie i tuoi film preferiti

Allora, cari ragazzi, oggi non parliamo di cinema ma di come scegliere i film. Molti spesso si chiedono "in che modo posso fidarmi di una critica? Come posso sapere se quel tale film che non è piaciuto a quel tale critico non possa invece piacere a me". Qualcuno ci ha pensato e ha realizzato una applicazione apposta per tutti gli appassionati di cinema: si chiama Muze ed è una app semplice semplice da utilizzare. Una volta installata sul proprio dispositivo, l'app creerà un avatar personalizzato per ogni utente, che avrà i vostri stessi gusti (belli o brutti, non stiamo qui a sindacare) e che, di conseguenza, vi potrà consigliare o meno determinati film. L'app si basa su un sistema di voto che va da uno a cinque stelle, con possibilità di inserire anche le mezze stelle; in questo modo ogni film che voterete servirà ad arricchire l'archivio del vostro avatar, in modo che più film voterete più sarà facile per l'app consigliarvi film nel vostro gusto. Utilizzarla è molto facile e immediato, non c'è niente di complicato o fastidioso se non una soluzione un po' troppo macchinosa per alcuni spostamenti all'interno delle pagine. Per votare un voto dalla home, ad esempio, si passa su un'altra pagina e tornare indietro non è proprio immediato: piccole pecche in un'applicazione che potrebbe semplificare il metodo di scelta dei vostri film preferiti e vi potrà anche consigliare titoli sconosciuti che magari potrete apprezzare. Per scaricarla non dovrete fare altro che cliccare sul banner che trovate nella Home Page di questo blog, oppure qui sotto:

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21 aprile 2014

Transcendence

Ormai è una moda di Hollywood, quella di darsi la zappa sui piedi, di sfruttare buone idee senza dare lo spazio giusto alla pre-produzione, oppure siamo noi che ci aspettiamo troppo da queste sceneggiature apparentemente potenti o dai loro scrittori. Fatto sta che Transcendence non riesce mai ad offrire qualcosa di interessante allo spettatore né a sfruttare quelle quattro idee messe in croce proposte dalla storia. Johnny Depp è Gesù 2.0, ovvero uno scienziato che grazie alla tecnologia del suo tempo è riuscito ad inventare un software in grado di renderlo immortale, almeno tramite la rete. Duplicandosi online è riuscito a sopravvivere alla morte e a sfruttare il proprio genio per tentare di salvare il mondo da malattie, guerre, pestilenze, fame, carestie.... Oh, pardon, non è affatto così, perché l'unica cosa che questa sottospecie di Dio virtuale riesce a fare è curare un cieco, salvare la vita ad un operaio rapinato e pestato a sangue e poco altro.

10 aprile 2014

Indovina chi viene a cena?

Può darsi che per alcuni vedere questo film quasi cinquant'anni dopo possa risultare noioso, o inutile, o superfluo, perché ormai lo sappiamo che ciò che conta è l'amore e non il colore della pelle, perché ormai non viviamo più nella stessa società che condannava in maniera così radicale e rigida i matrimoni interrazziali (anche se su questo punto ci sarebbe comunque da discutere), perché ormai i tempi sono cambiati. Certo, un film che parla di una ragazza bianca che decide di presentare il suo futuro marito negro ai suoi genitori, con tutte le conseguenze che si verranno a creare e che potete già immaginare, potrebbe essere ai nostri giorni un semplice film carino che rispecchia i tempi passati e che pone una idea forte e controversa per l'epoca a cui appartiene. Allora in che modo Indovina chi viene a cena? entra di diritto tra i migliori film della storia anche trascurando la sua importanza sociologica? Scritta da William Rose, la pellicola ha indubbiamente un messaggio anti-razzista che vuole divulgare, ma è principalmente una commedia che sfrutta al meglio tutte le sue qualità continuando a cambiare in continuazione le carte in tavola.

5 aprile 2014

Lei

In un futuro tecnologicamente più avanzato del nostro presente, ma non troppo, vive un certo Theodore, scrittore di biglietti d'auguri su commissione e marito con un divorzio in atto. Decide di provare il nuovo sistema operativo OS1 a casa sua, così lo acquista e lo installa scoprendo una suadente voce femminile che sceglie da sola di darsi il nome Samantha. Frustrato, quasi incapace di relazionarsi con gli altri e alla ricerca di conforti e consigli, Theodore apprezzerà Samantha a tal punto da instaurare una relazione d'amore con lei, con tanto di gite, rapporti sessuali, annessi e connessi. Con una idea del genere la felice e feroce critica alla tecnologia e alla dipendenza da essa sarebbe dietro l'angolo, se non fosse che Spike Jonze, qui regista e sceneggiatore del film, abbraccia questo abuso quasi sfrenato e apprezza l'aiuto (anche psicologico) che essa può darci. Grazie a Samantha Theodore recupera la fiducia in se stesso e finalmente riesce a fare cose che prima non avrebbe potuto fare per mancanza di coraggio.